Archivio dei tag web

Agenzia di web marketing a Lecce.

Agenzia di web marketing a Lecce: ecco a chi affidarsi.

Se stai cercando un’agenzia di web marketing a Lecce sei nel post giusto. Studio Siculella unisce le competenza del marketing tradizionale, alle nuove tecnologie. Solo così, partendo da una formazione classica, si possono utilizzare al meglio strumenti digitali. La creazione di un sito, quanto la gestione dei social media, fanno parte di una fase operativa. Solo se alla base del lavoro c’è un momento di analisi e di strategia possiamo parlare di marketing.

Ecco perché se stai cercando un’agenzia di web marketing a Lecce hai trovato Studio Siculella. Sappiamo che per realizzare alcuni strumenti, e gestirli, possono essere capaci in tanti. Realizzare una strategia, con strumenti digitali, fini a raggiungere un obiettivo, in coerenza con budget, mercato, tempi, risorse, e con azioni misurabili sono davvero in pochi a potertelo garantire.

Studio Siculella applica dunque la conoscenza approfondita e la formazione specifica del proprio personale, sui mezzi digitali, realizzando:

  1. Web strategies. Ovvero piani strategici di marketing sul web.
  2. Siti internet. Dalla fase tecnica a quella estetica, per rendere il tuo sito funzionale, bello e user friendly. Sviluppiamo siti, responsive, performanti, multilingue, piattaforme e-commerce, blog. Ristrutturiamo, implementiamo, progettiamo e curiamo qualunque forma di presenza online.
  3. Social media management. Ovvero tutte le attività di comunicazione e promozione tramite i social network sites. Nella loro fase organica, quanto per le campagne a pagamento.
  4. SEO, SEM, SEA. Tutte le strategie per posizionare, indicizzare, pubblicizzare e migliorare le conversioni sul tuo sito. Non cadere nel deep web, sfrutta le soluzioni Search Engine di Studio Siculella.
  5. Banner e link strategy. Creazione di banner pubblicitari, affissioni web e diffusione link per aumentare la forza e la centralità del tuo sito e renderlo un Hub.

Quando cerchi un’agenzia di web marketing a Lecce trovi Studio Siculella, i professionisti del marketing lo sono anche nel web. Contattaci senza alcun impegno e insieme elaboreremo la migliore strategia possibile per la tua attività. CONTATTACI

Vuoi scoprire novità, avere informazioni dal mondo del web? Segui la nostra pagina Facebook e resta sempre aggiornato.

ti è piaciuto? condividilo su

Aumentare i follower su instagram

Ecco alcuni validi consigli per aumentare i follower su instagram.

Aumentare i follower su instagram per molti è una vera ossessione. Instagram continua la sua ascesa, e seppur molto ristretto e rigido nelle sue pratiche, si arricchisce di giorno in giorno di novità. Alcune di queste riguardano la forte integrazione con Facebook. Proprio per questo legame tra Facebook e Instagram sono state apportate delle modifiche che riguardano l’algoritmo, ovvero il perché ci viene mostrata la foto di una persona piuttosto che di un’altra.

Ma veniamo al dunque e senza giri di parole. Come aumentare i follower su Instagram ? Partiamo da una ineluttabile realtà : le campagne a pagamento sono la prima cosa da considerare! Facebook dopo un boom degli investimenti pubblicitari sta vedendo stazionare il livello della spesa pubblicitaria. Grazie a Instagram si propone un nuovo strumento che per target, posizionamento e penetrazione offre un ottimo supporto alle nuove campagne. Pianificare una campagna per aumentare i follower su Instagram è molto facile e presto ve lo spiegheremo con un post specifico.

Per le azioni organiche, ovvero quelle che non necessitano di alcun pagamento, ecco le 5 accortezze che dovrete usare per rendere più performante il vostro Instagram.

1- Setta il tuo profilo nel miglior modo possibile. Creare un profilo che abbia successo su instagram dipende dalla connotazione che si vuole dare. Strettamente personale, professionale o sociale? Moda, food, travel? Selfie, scatti bianco e nero, autoritratti? Prendete una linea chiara ed originale, proseguitela nel tempo. Ora occhio alle impostazioni del profilo. Una foto che rappresenti bene la vostra presenza online, una biografia significativa, contatti, e se possibile un nome utente che permetta facile reperibilità nel cosmo instagram.

2-  Foto originali e di impatto. Instagram è per eccellenza il social fotografico. Dalle foto dipende il grado di successo della tua presenza sul social. Assicurati che la qualità sia ottimale, che l’oggetto della foto possa rappresentare un tema, obiettivo, discussione, originale ed in coerenza con ciò che vuoi esprimere. Non rubare foto altrui, ti si ritorcerà contro.

3- Il testo vincente. Sfugge a molti ma seppur instagram sia sinonimo di fotografia, il testo ha un suo specifico valore. Come per i migliori comunicati stampa, se riuscite a colpire con le prime due righe siete a cavallo. Accompagnate il vostro contenuto con un testo valido, che emozioni, interessi, informi. Avete fino a 2.200 caratteri, non esagerate, ma se sono state messe a disposizione tante battute evidentemente a instagram interessa.

4- Localizzatevi, taggate e menzionate. La localizzazione è rilevante in quanto restringe la cerchia dei contenuti intorno ad un luogo. Chiunque sia interessato ad una ricerca di quel luogo troverà più facilmente tracce di voi. Gli hasghtag , possono essere determinanti. Ricordatevi che quelli in inglese hanno maggiore ampiezza e che instagram suggerisce quelli più popolari, ricordatevi che è possibile usarne massimo 30. Menzionare e taggare altre persone/aziende/brand nelle proprie foto permetterà un migliore tasso di coinvolgimento.

5-  Programmazione. Garantisciti la pubblicazione di almeno un post al giorno, non più di 3. Alterna durante la settimana almeno un paio di stories. Sii presente nella rete e partecipa alla community. Non risparmiarti con i like sui contenuti delle foto taggate con le parole chiave a te più pertinenti. Rispondi ai commenti, commenta i contenuti più attinenti e ricordati di non comprare followers falsi, sono controproducenti perché non interagiscono con te e non ti consentiranno dunque di ottenere like e commenti nel minor tempo possibile (che è la chiave del successo per andare di diritto nella sezione “esplora” e farsi trovare da migliaia di utenti).

Ora hai qualche nozione in più per provare ad aumentare i follower su instagram. Ricordati, non esistono bacchette magiche ma tanto impegno e passione ti potranno aiutare.

ti è piaciuto? condividilo su

Internet sicuro, ecco come difendersi dai pericoli della rete.

Ecco 5 buone pratiche per navigare sicuri nel web.

Che sia la diffusione di notizie false, o peggio truffe on line di dati e di soldi, per navigare in sicurezza sul web servono delle accortezze. Ecco cimque buone pratiche per fregare chi ti vuole fregare.

  1. Fai un “whois”. Ovvero una ricerca su chi si nasconde, chi ha registrato, come, quando e da dove quel sito. E’ semplice, basta cliccare su uno dei tanti portali come quello che troverai alla fine dell’articolo, inserire il sito e attendere l’esito della ricerca.
  2. Ricerca su un motore di ricerca. Prima di procedere ad un acquisto o a qualsiasi azione che potrebbe mettere a rischio dati personali, privacy o altro, ricerca su google il nome della persona, del sito o della società con cui stai per accordarti. Spesso in rete si condividono le storie, ascoltare ciò che accade ad altri può aiutarti a non incappare in gravi errori.
  3. Naviga su siti sicuri. Dai uno sguardo in alto alla sinistra del nome del sito, dovrà comparire un semplice lucchetto (per mobile) oppure un lucchetto verde con la dicitura “sicuro” (su desktop)navigare sicuri
  4. Controlla i metodi di pagamento. Diffida sempre da siti che non hanno circuiti internazionali o sistema paypal. In caso di bonifici controlla l’appartenenza del conto corrente, escludi sistemi di pagamento ricaricabile come conti deposito, ricaricabili (postepay) o  western union.
  5. Dietro ad errori grammaticali potrebbero nascondersi insidie. Per quanto capaci, molto spesso le organizzazioni di truffatori, italiani o esteri, compiono grossolani errori. Un sito curato non è garanzia di sicurezza, errori gravi possono far suonare un campanello d’allarme.

Grazie a queste indicazioni ti potrai mettere al riparo da alcuni possibili rischi. Non è tutto, serve anche del buon senso. Se il prezzo di un prodotto che stai per acquistare è del 60-70% più basso del prezzo medio, potrebbe non essere una frode nei tuoi confronti ma qualcosa non torna ugualmente. Prima di diffondere e condividere notizie, ricordati che potresti favorire la divulgazione di siti e notizie false, prima di acquistare, ricordati di controllare queste 5 caratteristiche. In caso di frode contatta la polizia postale. Spesso nella loro homepage troverai le segnalazioni più rilevanti del momento. 

Un web più sicuro parte dal nostro buon senso ed è un bene per tutti.

Clicca qui e scopri chi si nasconde dietro un sito

 

 

Copertina da Tomshw.it
ti è piaciuto? condividilo su

Cinque domande sul social media marketing

Fino a qualche tempo fa non era un lavoro, per molti non lo è tuttora. Il social media marketing prevede delle attività realizzate tramite i social media ma collegati fortemente ad una strategia di marketing complessiva. Un’analisi attenta, un prospetto strategico ed un piano operativo ben redatto sono la base di questa attività. Chiarire obbiettivi, tempi, costi e monitorare i dati, rappresentano l’unica vera via percorribile per investire sui social senza buttar via tempo e denaro. Ci sono cinque domande sul social media marketing che vengono poste più frequentemente, è giusto dare delle risposte.

Ecco le cinque domande sul social media marketing a cui oggi daremo una risposta.

Ho un profilo Facebook, posso fare pubblicità ?

Potresti, ma non dipende dal tuo profilo personale. Facebook si divide per persone e per aziende. La presenza possibile su Facebook è di tre tipi:

  1. il profilo personale, ovvero il tuo nome ed il tuo cognome a cui viene assegnato uno spazio per condividere contenuti con la propria rete di amici (massimo 5.000)
  2. le pagine , ovvero lo strumento con cui è possibile avviare una presenza sul social per la tua impresa o un brand che si personale o di un’attività/associazione o gruppo organizzato. Grazie a questo strumento si possono ottenere follower senza accettare alcuna amicizia e l’utenza è illimitata
  3. i gruppi, nati per creare delle conversazioni specifiche intorno ad interessi settoriali.

Facebook per le persone si ferma al profilo personale e alle attività ad esso correlate: eventi, post, amicizie, dirette. Facebook per le aziende apre un mondo parallelo, fatto da Business Manager, l’interfaccia di marketing per gestire inserzioni, promozioni e lead, collegamenti tra vari social (per campagne integrate). Gestire un profilo aziendale non è dunque come usare il proprio profilo Facebook. Non solo perché sono richieste le competenze sulla specifica materia, quindi il saper realizzare: grafica, messaggio, azione richiesta, profilare utenti, target, budget tempistiche e soprattutto monitorare l’andamento, ma anche perché servono competenze di marketing strategico con cui collegare l’attività sui social agli obbiettivi dell’impresa.

Perché non è cambiato nulla da quando investo sui social?

Ci sono svariati motivi per cui potresti non avere risultati dalle tua gestione social. Potrebbe essere stata realizzata male la campagna, o forse non è ben profilato il target. Magari non hai esposto con originalità il contenuto o il prodotto/servizio ha scarso appeal. O più semplicemente il social che stai utilizzando potrebbe non essere lo strumento più adeguato al raggiungimento del tuo obbiettivo.

Quello ci riesce, io no.

Un classico. Succedeva già con la pubblicità tradizionale, ora i social hanno allargato la percezione del “perché il concorrente ci riesce io no?”. Se il tuo concorrente produce un prodotto/servizio migliore o ha una rete commerciale più forte, investe il triplo ed ha pagato un’agenzia per avere contenuti creativi, aggiornati ed efficaci è giusto che lui si, tu no.

Tanto con Facebook non spendo e lo aggiorna mio figlio, perché dovrei pagare un’agenzia?

Allora non ti chiedere perché “quello ci riesce e tu no”. Facebook come tutti gli altri social gratuiti hanno visto negli investimenti in comunicazione il loro principale business. Non esiste alcuna presenza online che, con la sola presenza organica, si possa permettere di reputare fortemente performante la propria attività di comunicazione su Facebook. Da solo un social potrebbe non bastare, ecco perché si parla di social media management, bisogna contemplare anche l’opportunità di integrare più social, operare trasversalmente e misurarne l’efficacia. Da questo punto di vista il social è esattamente come la televisione o qualsiasi altro mezzo pubblicitario: sarà il budget, la qualità, la creatività e la coerenza strategica con gli obbiettivi a fare la differenza.

Dici che con Facebook avrò una svolta?

No, è il tuo progetto a dover rappresentare la tua svolta. Facebook è un mezzo, non un fine. Vale lo stesso per Instagram, linkedin, il blog ed il sito istituzionale/vetrina. Se il progetto è valido Facebook sarà lo strumento giusto per farlo decollare. Se hai un punto vendita fatiscente, se il prodotto o servizio offerto è mal posizionato o di scarsa qualità, se il brand non ha appeal e se non esistono strategie di prezzo, di sviluppo e di vendita, allora sarà meglio concentrare i tuoi investimenti da un’altra parte.

Segui qui tutte le ultime dal mondo social

Hai bisogno di qualcuno che renda i tuoi social uno strumento di successo ? 

ti è piaciuto? condividilo su

Ci SEO o ci fai?

“Ma perché se scrivo su Google – gelateria Rieti – non esce la mia gelateria?”, perché non ci SEO. Precisiamo: le tecniche di SEO sono complesse e ci muoviamo in un campo variegato. Ma proviamo a semplificare, si tratta di indicare le strade migliori, uniche, meno trafficate, per raggiungere la meta.

Semplifichiamo ulteriormente. State per aprire una gelateria a Rieti e vi chiedete dove aprire. La zona preferibile è quella con maggiore traffico pedonale, se possibile in aree centrali della città, o che disponga di un parcheggio, altrimenti che sia facilmente raggiungibile. Bene, il SEO fa la stessa cosa online. Rende il tuo sito comodo, raggiungibile e con la possibile di intercettare il maggior flusso possibile.

NO! Questo non significa che venderai i tuoi gelati anche agli eschimesi. Hai scelto di aprire il tuo negozio in centro e non in una zona industriale nell’hinterland. Questo lo renderà più raggiungibile e visibile agli occhi di potenziali clienti. POTENZIALI !

Il SEO è questo. Si indica una sitemap, ovvero una guida stradale con cui condurre l’utente, tramite la ricerca sui motori di ricerca, alla tua attività. Si inseriscono le segnaletiche stradali, ovvero le parole chiave, con cui si indica la prossimità dei tuoi contenuti. Infine si indica la via più veloce, come un tom-tom, in base alla strategia, si può indicare cosa, a chi e come mostrare il percorso per arrivare al proprio sito.

Come gran parte degli strumenti di comunicazione, raggiungere o farsi raggiungere, non significa certamente vendere più gelati ma aumentare l’opportunità che ciò avvenga. Opportunità che non può e non deve essere delegata alla comunicazione. E’ fondamentale, amico gelataio, ricordarsi delle altre leve del marketing.

  1. Prodotto/servizio, se non piace e non soddisfa esigenze altro che SEO.
  2. Prezzo, coerente e congruo è meglio
  3. Posizionamento, fondamentale per mappare concettualmente il proprio prodotto/servizio nella mente dei clienti e sul mercato.

Capito? Il SEO è questo e se non lo hai capito resta una domanda o ci SEO, ci fai.

Approfondisci tra i nostri servizi

 

ti è piaciuto? condividilo su

Clickbaiting : il diritto di guadagnare, il dovere di non speculare.

Il clickbaiting è un metodo perlopiù sensazionalista per catturare l’attenzione del lettore. Titoli, immagini e video spesso ingannevoli o quanto meno esasperati, per generare più click possibili sul proprio sito. E’ una pratica con la quale le redazioni online e le web agency remunerano le proprie attività, aumentando e dirigendo flussi di traffico sulle pagine in cui vengono ospitati banner pubblicitari.

Il fenomeno, letteralmente “esca da click“, è l’applicazione digitale del sensazionalismo e di tante altre strategie per coinvolgere quanto più pubblico intorno ad una trasmissione, un video, una notizia. E’ diritto di tutte le agenzie e di tutte le redazioni, ospitare banner pubblicitari, e vedere remunerato il proprio lavoro anche grazie alle pubblicità. Ma c’è un limite etico, deontologico. Un post sensazionalista, enigmatico, volgare, o a volte del tutto fuorviante se non palesemente menzognero genera si la curiosità, ma non sempre questa viene approfondita cliccando sulla pagina pubblicitaria. Ci troviamo nel limbo tra le attività di clickbaiting e la produzione di fakenews.

Il rischio che si corre è che il lettore, già abituato da tempo a leggere solo il titolo, e per questo esistono tutt’ora i titolisti nelle redazioni, ora legga solo il titolo del post. Se quel titolo ha utilizzato la strategia del clickbaiting, e la notizia non corrisponde al titolo, si generano le cosiddette fakenews, ovvero le balle.

La lettura è sempre più distratta, veloce. Un titolo può catturare l’attenzione, ma se non si converte in una lettura, non solo si rischia di non monetizzare con la pubblicità, ma si diffondono notizie errate, infondate. E’ diritto di tutti ospitare pubblicità e monetizzare i propri utenti, è un dovere morale farlo responsabilmente.

ti è piaciuto? condividilo su
Pagina