Archivio degli autori Alberto Siculella

Come gestire la propria presenza online?

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una vera e propria duplicazione delle nostre vite, una fisica, l’altra digitale. La pandemia ha accentuato questa evidenza, ed il digitale per molte persone è diventata sostanza, non solo forma. Tramite il digitale molti hanno rivalutato la propria posizione sociale, altri hanno trovato nuovi business, altri ancora hanno iniziato una carriera parallela.

Al di la dei consigli su una gestione oculata, attenta e consapevole degli strumenti digitali, ce ne sono altri che riguardano la gestione della propria presenza online che non può prescindere da questi elementi.

1.Aver chiaro l’obbiettivo della propria presenza online.

Commerciale, professionale, personale? Poniti la domanda di quale strumento stai utilizzando e a quale fine. Ogni social ha una sua chiara identità e si rivolge ad un determinato target, con un format ben differente. Avere ben chiaro l’obbiettivo della propria presenza online significa saper scegliere gli strumenti più idonei per raggiungerlo senza spreco di risorse, e senza incappare in veri e propri boomerang.

2.Dedicare il giusto tempo.

Serve postare, ma non solo. Serve analizzare gli insight per capire quando, come e perché i propri follower interagiscono con determinati contenuti. Serve definire uno stile, sia nei contenuti che nella forma. Serve commentare, condividere, interagire con altri creator che agiscono nella stessa categoria, mercato o sfera social. Serve tempo, tanto tempo, provando a non perderne troppo.

3.Coerenza.

Si può scegliere di essere un avatar, o di costruire un personaggio di fantasia, motivo per cui sarà fondamentale descrivere, raccontare, interagire con coerenza, da una prospettiva fantastica. Se invece si vuole impostare una presenza personalistica e realistica, per acquisire notorietà e reputazione all’interno di una determinata sfera, occorrerà farlo con il massimo della coerenza. Il social e il sociale, in molti casi, possono muoversi in parallelo e conferire credibilità, stima e fiducia.

4.Tecnica.

E’ inutile dire che non basta fantasia e talento. Il mondo digitale oggi, a differenza di un decennio fa, data la sua diffusione capillare, è diventato paragonabile al mondo dei media tradizionali. Audience, investimenti, professionalità, sono ora elementi concorrenziali che ci mettono alla prova con video in 4k ben montati, con grafiche e testi curati, con strategie illuminate.

Ma non scoraggiatevi, tra APP e qualità molto alta degli smartphone, oggi creare contenuti di qualità è molto più semplice. Non trascurate dimensioni grafiche, risoluzione, testi brevi ed incisivi, immagini chiare, nitide, con buon contrasto e possibilmente con stili (anche filtri) omogenei e continuativi.

5.Immagine coordinata.

Per funzionare, la vostra presenza digitale deve essere riconoscibile. Per essere riconoscibile, dal nome agli elementi visivi, foto, logo, grafiche, devono ripetersi, essere evidenti, trasversali. L’immagine coordinata va adottata su tutti gli strumenti, partendo da un banalissimo biglietto da visita che deve contenere elementi distintivi, di richiamo, ed un collegamento tramite QR code per accedere al proprio sito, ad una landing page o ai propri social. Buon lavoro e se hai bisogno di supporto scrivici ad agenzia@albertosiculella.it

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Calendario social 2023

Come ogni anno ecco il nostro calendario, questa volta tocca al calendario social 2023, un fondamentale strumento di pianificazione dei contenuti che aiuterà tutti i social media manager ad avere un supporto valido per gestire i contenuti.

Spunti, idee, grafiche, video, sondaggi, possono adattarsi ad una pianificazione editoriale data dal calendario social 2023 con cui fissare le date salienti per giornate nazionali, internazionali e festività.

Ecco a voi mese per mese il calendario social 2023

Giornate ed eventi di Gennaio

1 Gennaio. Capodanno – Giornata Mondiale per la Pace
4 Gennaio. Giornata mondiale dell’alfabeto Braille
6 Gennaio. Epifania
13 Gennaio. Giornata mondiale del dialogo fra religioni
16 Gennaio. Giornata Mondiale della Neve
16 Gennaio. Blue Monday
17 Gennaio. Giornata mondiale della pizza
18 Gennaio. Selfie day
21 Gennaio. Giornata mondiale dell’abbraccio
22 Gennaio. Capodanno cinese
24 Gennaio. Giornata internazionale dell’educazione
27 Gennaio. Giorno della Shoah

Giornate ed eventi di Febbraio
4 Febbraio. Giornata mondiale della lotta contro il cancro
6 Febbraio. Giornata mondiale della vita
7 Febbraio. Safe Internet Day
10 Febbraio. Giorno del ricordo delle vittime delle Foibe
11 Febbraio. Giornata Mondiale del Malato
12 Febbraio. Darwin Day
13 Febbraio. Giornata Mondiale della Radio
14 Febbraio. San Valentino
17 Febbraio. Giornata Nazionale del Gatto
18 Febbraio. Giornata Internazionale del Risparmio Energetico
20 Febbraio. Giornata Mondiale della Giustizia Sociale
21 Febbraio. Giornata Internazionale della Lingua Madre
22 Febbraio. Giornata del pensiero
26 Febbraio. Giornata del Pistacchio
27 Febbraio. Giornata Internazionale dell’Orso Polare
27 Febbraio. Giornata mondiale delle ONG

Giornate ed eventi di Marzo

3 Marzo. Giornata Mondiale della Fauna Selvatica
3 Marzo. Giornata mondiale dello scrittore
6 Marzo. Giornata Mondiale del tennis
8 Marzo. Festa della Donna
12 Marzo. Giornata Mondiale contro la Cyber – Censura
15 Marzo. Giornata Mondiale dei Diritti dei Consumatori
15 Marzo. Giornata Nazionale contro i Disturbi del Comportamento Alimentare
17 Marzo. San Patrizio, patrono d’Irlanda
17 Marzo. Giornata mondiale del sonno
19 Marzo. Festa del Papà
20 Marzo. Giornata internazionale della felicità
20 Marzo. Primo giorno di Primavera
21 Marzo. Giornata Mondiale della Poesia
21 Marzo. Giornata Mondiale delle Foreste e dei Boschi
21 Marzo. Giornata Mondiale del Servizio Sociale
21 Marzo. Giornata internazionale contro la discriminazione razziale
22 Marzo. Giornata Mondiale dell’Acqua
24 Marzo. Giornata Nazionale per la Promozione della Lettura
25 Marzo. Ora della terra
27 Marzo. Giornata Mondiale del Teatro
29 Marzo. Giornata mondiale del pianoforte

Giornate ed eventi di Aprile

1 Aprile. Pesce d’Aprile
2 Aprile. Giornata Mondiale dell’Autismo
6 Aprile. Carbonara Day
7 Aprile. Giornata Mondiale della Salute
8 Aprile. Giornata internazionale del popolo Rom
9 Aprile. Pasqua
17 Aprile. Giornata Mondiale della lotta contadina
22 Aprile. Giornata Mondiale della Terra (Earth day)
23 Aprile. Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore
25 Aprile. Festa Nazionale della Liberazione
26 Aprile. Giornata mondiale della proprietà intellettuale
27 Aprile. Giornata mondiale del disegno
28 Aprile. Giornata Internazionale per la Sicurezza sul Lavoro
29 Aprile. Giornata Internazionale della Danza

Giornate ed eventi di Maggio

1 Maggio. Festa del Lavoro
2 Maggio. Giornata Mondiale dei blogger
3 Maggio. Giornata Mondiale per la Libertà di Stampa
8 Maggio. Giornata mondiale della Croce Rossa
12 Maggio. Giornata internazionale dell’infermiere
14 Maggio. Festa della mamma
15 Maggio. Giornata Internazionale della Famiglia
16 Maggio. Giornata internazionale della luce
17 Maggio. Giornata Mondiale delle Telecomunicazioni e della Società dell’Informazione
17 Maggio. Giornata Mondiale contro l’Omofobia
18 Maggio. Giornata Internazionale dei Musei
20 Maggio. Giornata mondiale dell’ape
21 Maggio. Giornata internazionale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo
25 Maggio. Giornata dell’Africa
30 Maggio. Giornata mondiale contro la sclerosi multipla
31 Maggio. Giornata Mondiale per la lotta al fumo

Giornate ed eventi di Giugno

1 Giugno. Giornata mondiale dei genitori
2 Giugno. Festa della Repubblica Italiana
3 Giugno. Giornata Mondiale della Bicicletta
5 Giugno. Giornata Mondiale dell’Ambiente
8 Giugno. Giornata Mondiale degli Oceani
12 Giugno. Giornata Mondiale contro il lavoro minorile
14 Giugno. Giornata Mondiale dei Donatori di Sangue
20 Giugno. Giornata Mondiale dei profughi
21 Giugno. Giornata internazionale dello yoga
26 Giugno. Giornata Internazionale per le vittime di tortura

Giornate ed eventi di Luglio
5 Luglio. Giornata mondiale del bikini
7 Luglio. Giornata mondiale del cioccolato
8 Luglio. Giornata internazionale del mar Mediterraneo
17 Luglio. Giornata mondiale dell’Emoji
18 Luglio. Nelson Mandela International Day
20 Luglio. Giornata internazionale degli scacchi
23 Luglio. Giornata mondiale dei nonni e degli anziani
30 Luglio. Giornata Internazionale dell’amicizia
31 Luglio. Giornata mondiale dell’orgasmo

Giornate ed eventi di Agosto

8 Agosto. Giornata Internazionale del gatto
10 Agosto. Notte di San Lorenzo
13 Agosto. Giornata internazionale dei mancini
15 Agosto. Ferragosto
19 Agosto. Giornata mondiale della fotografia
21 Agosto. Giornata Mondiale dell’imprenditore
26 Agosto. Women’s equality day
26 Agosto. Giornata Mondiale del Cane
31 Agosto. Giornata Internazionale della solidarietà

Giornate ed eventi di Settembre

2 Settembre. Giornata mondiale della barba
8 Settembre. Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione
15 Settembre. Giornata Mondiale della democrazia
21 Settembre. Giornata Internazionale della pace
21 Settembre. Giornata Mondiale dell’Alzheimer
23 Settembre. Primo giorno d’autunno
27 Settembre. Giornata Mondiale del turismo

Giornate ed eventi di Ottobre

1 Ottobre. Giornata mondiale dei vegetariani
2 Ottobre. Festa dei Nonni
5 Ottobre. Giornata Mondiale degli insegnanti
10 Ottobre. Giornata Mondiale contro la Pena di Morte
11 Ottobre. Giornata Mondiale contro l’Obesità
12 Ottobre. Giornata Mondiale della vista
16 Ottobre. Giornata Mondiale dell’Alimentazione
17 Ottobre. Giornata Mondiale dell’eradicazione della povertà
24 Ottobre. Giornata Mondiale dell’Informazione sullo Sviluppo
25 Ottobre. Giornata Mondiale della pasta
31 Ottobre. Giornata Mondiale del Risparmio
31 Ottobre. Halloween

Giornate ed eventi di Novembre

1 Novembre. Festa di Ognissanti
4 Novembre. Festa dell’Unità Italiana e delle Forze Armate
8 Novembre. Giornata Mondiale del Guinness World Record
10 Novembre. Giornata Mondiale degli stagisti
11 Novembre. Giorno dei single
13 Novembre. Giornata Mondiale della Gentilezza
16 Novembre. Giornata Internazionale della tolleranza
16 Novembre. Giornata Mondiale della Filosofia
17 Novembre. Giornata Internazionale dello Studente
20 Novembre. Giornata Internazionale per i Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
21 Novembre. Giornata Mondiale della Televisione
25 Novembre. Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne
26 Novembre. Giornata mondiale dell’olivo

Giornate ed eventi di Dicembre

1 Dicembre. Giornata Mondiale per la Lotta all’Aids
3 Dicembre. Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità
5 Dicembre. Giornata Mondiale del Volontariato
7 Dicembre. Giornata Internazionale dell’Aviazione Civile
8 Dicembre. Festa dell’Immacolata
10 Dicembre. Giornata Mondiale dei Diritti Umani
11 Dicembre. Giornata Internazionale della Montagna
20 Dicembre. Giornata Internazionale della solidarietà umana
25 Dicembre. Natale
26 Dicembre. Santo Stefano

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Il turismo in Salento è davvero finito? Quello vero non è mai iniziato.

Il turismo in Salento non è finito, perché non è mai iniziato. Il Salento si è presentato non come una destinazione ma come una meta, la cui domanda si fonda per l’80% sul turismo balneare. L’offerta, di contro, ha risposto con una forte stagionalità delle attività, prevalentemente ristorative e ricettive, che compongono quasi il 70% dell’indotto turistico Salentino. Se riduciamo il turismo ad un pernotto con pranzo o cena,  il Salento continua ad essere un buon mercato.

  
La pandemia ha rafforzato il turismo di prossimità, perciò la Puglia, ed il Salento ancora di più, hanno giovato di quello che è il core target. In Puglia più del 50% dei turisti sono pugliesi, un 30% italiani con una buona incidenza di quelli di prossimità, il restante internazionale. Non vi fate abbagliare dalle presenze di giugno, luglio ed agosto, questi dati rappresentano la media annua. Le riaperture hanno favorito i viaggi all’estero, ed il carovita ha spinto mete dove le low cost unite ai prezzi competitivi di mercati meno inflazionati hanno ridato numeri interessanti.  
Sulla polemica dei prezzi bisogna tener conto che il prezzo non è solo un costo, ma anche un valore. In parole povere concentriamoci sul rapporto qualità/prezzo.


Da circa dieci anni ripeto che il Salento si è basato su un turismo subito e non governato. Nel migliore dei casi è significato trovare imprenditori capaci, onesti e lavoratori formati e intraprendenti, che hanno saputo investire, lavorare e direzionare il mercato verso una gestione curata ed attenta delle loro attività, incidendo positivamente anche sull’indotto. Nel peggiore dei casi, troppo spesso, gruppi di potere hanno privatizzato e logorato il turismo, con la nascita e l’espansione di realtà utili solo a dinamiche predatorie e speculative. In tal senso l’amministrazione pubblica e le istituzioni sono state troppo disattente, e spero si tratti solo di disattenzione.

Continuando così ci saranno sempre delle situazioni di overtourism che peseranno sul rapporto tra residenti e turisti. Si tratta, anche qui, di programmare servizi in proporzione alle presenze, senza incorrere in ordinanze da sceriffi che ricordano i giorni più bui della pandemia, e che oggi penalizzano l’immagine, il commercio e la vivacità di una terra rinomata per uno stile di vita frizzante e dinamico.


Le imprese troppo spesso sono guidate da istinti familiari e non da competenze manageriali, ma su di loro si esprime il giudizio del libero mercato, anche se si riflette sull’intera reputazione del territorio. Ciò che è più grave, a mio modo di vedere, è l’inerzia delle amministrazioni pubbliche e delle istituzioni. Le faccio un esempio. La mia bellissima Lecce potrebbe rappresentare un hub da cui sviluppare sinergie e gestioni integrate di flussi, presenze e iniziare a presidiare nuovi mercati, che ad oggi non sono neanche tenuti in considerazione. La città sembra ostaggio del narcisismo della politica cittadina che si specchia su iniziative di facciata, che si scontrano con numeri e dinamiche che stanno portando alla turistificazione del centro storico e ad una mancata evoluzione di un modello che si presta sempre più a interessi privati abilmente camuffati da pubblici.

Il capoluogo salentino dovrebbe essere un modello di sviluppo, con un piano strategico specifico, con un destination management che faccia emergere peculiarità e specificità dell’offerta. Invece rimane tutto nelle mani dell’improvvisazione, e degli eventi. Tanti eventi, in ordine sparso, spesso usati per risonanza e auto celebrazione. Migliaia di euro in affidamenti diretti a cooperative o vicine alla Chiesa, che sta diventando sempre più attore economico e meno sociale, o all’amministrazione, come nel caso del sito lecceinscena.it, un sito non indicizzato, costosissimo, di cui se ne poteva fare a meno sfruttando il portale Visit Lecce nato anche per questo ed ancora in attesa di un rilancio. Questo solo per esemplificare, ma potrei continuare per ore. Ed in una città in pre dissesto, ogni euro speso male, è un euro speso peggio.


Ciò che si potrebbe fare è noto a molti da tempo, ma sembra non esserci volontà o capacità politica di indirizzare gli sforzi nel verso giusto. La tanto sbandierata destagionalizzazione non ci sarà mai fino a quando non si creeranno nuove stagionalità. La tanto ambita internazionalizzazione non si avrà mai, fino a quando non si avranno accordi commerciali con i principali hub e vettori internazionali e non si forniranno servizi infrastrutturali seri e continuativi.

A fronte di un’offerta esplosa, soprattutto nel settore extra alberghiero e ristorativo, la domanda continuerà  una lenta ma contenuta flessione, non si tratta di crisi, ma di un fisiologico ritorno dall’overtourism ad un equilibrio più strutturale. Bisogna metterselo in testa: dall’estate abbiamo spremuto tutto ciò che c’era da spremere. Un modello feroce che ha generato sacche di ricchezza senza distribuirla, esercitato pressione sul territorio e sui servizi essenziali, rotto equilibri tra domanda e offerta che ora andrà a ricomporsi non senza criticità per imprese e lavoratori.


Partirei da cosa non serve. Non serve più improvvisazione e serve una cabina di regia composta da istituzioni, amministrazioni, operatori e tecnici del settore. Non serve più muoversi in ordine sparso, ma realizzare sinergie, mettere in comune le competenze e le capacità. Serve voltare pagina e scriverne una nuova, dove finalmente il concetto di turismo torni ad essere una materia e non un fenomeno, e venga trattato come la prima industria del nostro territorio.

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Quando il prezzo non ha il giusto valore.

Siamo alle solite, e quest’anno più delle solite.

Inizia la stagione estiva e si scandagliano i prezzi di hotel, B&B, lidi e ristoranti delle principali mete turistiche. Riviste, giornali, tg, sbattono in prima pagina il costo dell’uno, l’aumento dell’altro. Tutto vero, tutto giusto, ma c’è qualcosa che non torna.

Dietro queste analisi si nasconde una narrazione tendenziosa, quanto faziosa e distorta, mirata a far apparire alcuni operatori, sebbene capaci e affermati, degli speculatori alla pari di altri che, non coprendo lo stesso mercato, non offrendo la stessa qualità di prodotto e di servizio, attuano dinamiche di prezzo, predatorie.

Ma c’è un altro aspetto che lascia perplessi. Leggendo commenti e opinioni  appare diffusa l’idea che a sud un’ombrellone, un hotel, una cena non possa costare più che a nord. Come se non contasse il servizio o prodotto offerto, il contesto, il mercato, la qualità proposta

Dalle pagine di questo blog ed in prima persona, mi sono battuto e continuo a farlo contro il turismo subito e non governato, contro l’overtourism, il turismo di massa, aggressivo, predatorio, e contro gli operatori improvvisati quando va bene. Disonesti o criminali quando va male. Ma il turismo italiano, oltre a vantare un prodotto d’eccellenza, annovera tra imprese, operatori e lavoratori del settore, una galassia di competenze, capacità, determinazione e coraggio, che prescindono dal territorio in cui operano, e pertanto meritano lo stesso rispetto.

Nei complessi sciistici più rinomati una settimana di vacanza mediamente costa il 30% in più di una settimana in una località estiva tra le più gettonate d’Italia, eppure le pulci alle spa, agli hotel di montagna, ai rifugi gourmet e alle piste da scii non se ne fanno. Ed è giusto così, perché spetta al cliente e all’ospite decidere dove destinare il proprio tempo, il proprio denaro.

Spetta al consumatore valutare il rapporto qualità prezzo. Spetta ad ognuno di noi dare valore a ciò che si consuma, a ciò che si mangia, si beve, e al tempo che dedichiamo a noi stessi grazie al lavoro altrui.

E’ così una pizza può costare 3 euro o 30, se nel primo caso non ci sono costi, non ci sono servizi, o se nel secondo si affrontano costi importanti, si garantisce un servizio di alto livello con personale formato, capace di parlare le lingue di accogliere, informare, se in cucina ci sono professionisti che fanno ricerca, selezione accurata di materie prime, inventano, innovano o il cui talento crea riconoscibilità e genera indotto e ricadute per una filiera locale.

Insomma, a tracciare il solco tra speculazione e inflazione, tra costo e valore, c’è sempre la qualità, ed è un fattore che in pochi sanno riconoscere, dato che alcuni credono di trovarla solo al nord.

Buone vacanze ovunque le facciate, alla ricerca del valore, prima che del costo.

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Gentrification, come le città stanno cambiando senza rendercene conto.

Il termine deriva da un utilizzo sociologico per descrivere una trasformazione socioculturale, graduale ma inesorabile, di aree urbane delle città. Prima popolate dalla classe operaia, poi divenute borghesi, alcune aree urbane, con la rivalutazione dei centri storici, si sono rivelate attrattori di investimenti immobiliari, ed i quartieri centrali di città d’arte o di mete particolarmente vocate al turismo, o all’incoming fieristico, lavorativo, finanziario, sono ad oggi in grande espansione.

In queste zone urbane, i prezzi sono in forte ascesa, e si assiste sempre più ad una dinamica speculativa sui prezzi al metro quadro degli immobili, anche in assenza di un complessivo miglioramento dell’area interessata, dal punto di vista dei servizi.

Mossa da una forza centrifuga, la gentrificazione si espande dal centro storico alle periferie. A muoverla sempre più velocemente è spesso un’altra dinamica, ovvero quella della turistificazione.

La classi medie, con capacità di spesa superiore a quella operaia, hanno nel tempo diversificato gli investimenti sulle proprietà immobiliari, cambiandone destinazione d’uso, e preferendo aree periferiche dove rivalutare immobili e rendere quell’area perciò in espansione, oltre che rivalutarla. Le scelte governative, hanno agevolato una più equa capacità da parte di tutte le classi sociali di adeguare immobili, facciate, e prestazioni energetiche delle proprie abitazioni, frenando il declassamento delle case più popolari, e allineandole con gli investimenti dei ceti medi.

La gentrificazione, nell’ultimo decennio, ha creato dei veri ghetti. Aree di quartiere, diventate inaccessibili per i resideti, compressi dall’inflazione e dalla speculazione immobiliare.

Avere una più omogenea spartizione dei flussi in incoming, fornire servizi in maniera diffusa e capillare, irrobustire le politiche di edilizia sostenibile, popolare e diffusa, incentivare buone pratiche di impresa, rappresenta l’unico modo per frenare un fenomeno che sta stravolgendo i quartieri delle nostre città, e che presta il fianco a dinamiche economico-finanziarie molto aggressive.

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Il Conte di lotta, il Conte di Governo. Il Movimento 5 Stelle e il viaggio di ritorno

Dal 32 al 12%, venti punti percentuali in meno di consenso in 4 anni. E’ il costo in termini di elettorato per il  Movimento 5 Stelle, che in questa legislatura ha partecipato alla nascita di ben 3 Governi differenti.

Certo, non il periodo più fortunato della storia per essere al Governo, e a dirla tutta, anche i detrattori, dovranno ammettere che per essere la prima esperienza, in un contesto di Papete prima, pandemia poi, guerra dopo, sono stati più capaci di quanto non si cercasse di descrivere.

Se il consenso è il polso della politica, non ci si può non interrogare sul tracollo 5 Stelle.

Partiamo da una considerazione.

In politica la comunicazione è fondamentale, e se prima la Lega, poi il PD, affiancandosi al Movimento, sono riusciti per osmosi ad erodere l’elettorato 5 stelle e portarlo dalla loro parte, significa che l’identità costruita intorno al progetto politico, i toni, il frame, lo storytelling, non erano sufficientemente delineati.

Al netto di contraddizioni, errori politici, e valutazioni soggettive che spettano ad ogni elettore, il Movimento 5 Stelle ora si trova davanti ad una scelta forzata, ovvero quella di ritornare sul posizionamento di partenza. Riappariranno termini e temi “populisti” che ricalcheranno l’agenda politica. La lotta al mainstream e alle rappresentazioni giornalistiche. Si farà più forte la dialettica basata sulle priorità degli italiani, sulla lotta ai privilegi, torneranno le campagne sui tagli a stipendi, restituzioni e l’oppisizione alla “vecchia politica”.

Già in questi giorni, assistiamo ad un cambio repentino nei toni e nei modi di Giuseppe Conte, che neanche davanti ai peggiori giorni da capo del Governo aveva mai perso le staffe, alzando i toni o la voce. Oggi invece il cambio strategico netto. Più social, dirette Instagram, tono incalzante, volume più alto, mimica e gestualità più aspra e dura, pugni sul tavolo e parole chiave ripetute per rafforzare il senso di comunità originaria, post ideologica, digitale, green, pacifista e innovativa: progressista.

Insomma un ritorno alle origini? Non proprio, sarebbe poco credibile, ma sicuramente un tentativo di riposizionarsi in un’area meno affollata, distintiva del Movimento, che potrebbe portare nel giro di un semestre il Movimento a riposizionarsi tra il 15 ed il 17% prima della tornata elettorale e referendaria di giugno.

Conte gode di stima e consenso come leader, forzare la mano nel riposizionamento, potrebbe risultare poco credibile. I mesi di novembre e dicembre si mostreranno decisivi per il Movimento 5 Stelle, per determinare le scelte e le strategie in vista delle politiche 2023.

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