Chatbot , tra next big thing e flop.

Chatbot cosa sono e cosa fanno.

I chatbot sono un surrogato di un assistente personale. Programmi che simulano conversazioni più o meno complesse e sono utilizzati nei centri assistenza on line, guide d’acquisto e primo contatto.

In realtà esistono da almeno 20 anni e fa il suo esordio nel campo del gaming. Le conversazioni tra macchina e umano infatti sono state la base del successo dei video giochi della consolle più famosa al mondo. Ma perché se ne parla tanto in questo nel web marketing e a cosa serve realmente una chatbot.

Iniziamo col dire che la comunicazione subisce delle variabili impossibili da prevedere, dettate dall’uomo, dall’ambiente, dall’empatia, dal grado e conoscenza linguistica e via dicendo. Quando si entra in chatbot, l’assistente virtuale è programmato per un numero di combinazioni e risposte a domande o interazioni. Più si eleva la complessità, più si rischia di avere una comunicazione inefficace. Tuttavia un processo lineare di chatbot sembra facilitare il processo di acquisto online. E’ evidente dunque che la chatbot possa avere due risultati ben diversi.

THE NEXT BIG THING : la chatbot come sistema automatico di risposta breve ed immediata, assistenza rapida ed efficace alle F.A.Q. e indirizzamento al processo di acquisto guidato. Può risultare vincente ma attenzione a programmarlo bene. Se un cliente è pernicioso e richiede particolari informazioni, dettagli su fiscalità dei prodotti, nomi di materiali, potreste incorrere in una figuraccia.

FLOP: prendete ad esempio SIRI o CORTONA le chatbot di Apple e Microsoft. La loro capacità di risposta è vastissima ed è dovuta al riconoscimento vocale di parole presenti nel web. In alternativa, cambiando linguaggio, il rischio è quello di sentirsi rispondere continuamente “non ho capito bene”. Se ciò accadesse in una tipica chat di messaggistica online il risultato sarebbe solo uno: la perdita del contatto/cliente.

Quindi il futuro è sempre più automatizzato ma ATTENZIONE: a parlare siamo bravi tutti, anche le macchine, ad ascoltare e capire in pochi umani, figuriamoci le chatbot.

Vi suggerisco anche di non scaricare i plugin attuali per i principali CMS, sono assolutamente limitati. Aspettate che qualche sviluppatore serio si interessi alla questione, probabilmente il 2018 ci regalerà qualche soddisfazione.

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