Vincere le amministrative 2016 : come organizzare una campagna vincente.

Vincere le amministrative 2016 è l’obbiettivo di tutte le compagini politiche, con quali strategie e quali mezzi? Facciamo il punto della situazione.

Vincere le amministrative 2016 è tutto ciò che conta per i partiti ed i candidati. Un anno in cui andranno al voto le grandi città e non solo; ben 1322 comuni andranno alle urne per scegliere le amministrazioni che guideranno i comuni di circa 10 milioni di italiani. Tra scandali, strategie, scelta dei candidati e programmi, la campagna elettorale è iniziata da tempo, forse mai finita, come da buona campagna elettorale permanente.

Come vincere le amministrative 2016 ? Organizzando una campagna elettorale che abbia come caposaldo i cinque punti che rappresentano la base di una strategia vincente.

  1. Analizzare e studiare l’elettorato del singolo comune interessato. I macro dati, quelli forniti dai sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto, sono assolutamente inattendibili. Per vincere la campagna per le amministrative 2016 bisogna focalizzarsi sul target (elettorato) di riferimento, su cui insistono fattori e dinamiche specifiche ed uniche, comune per comune.
  2. Scegliere un candidato che soddisfi le necessità dell’elettorato. Non a caso la scelta ricade sempre più spesso su “manager” o “rappresentati della società civile”, soprattutto nei comuni dove la vecchia politica ha fallito clamorosamente e dove il distacco dei cittadini dalla figura del politico di professione è sempre più elevato.
  3. Stilare un programma, basato sulle necessità tangibili del comune di riferimento: traffico, rilancio turistico-commerciale-industriale (occupazione), verde pubblico-ambiente sono i temi sensibili su cui la cittadinanza concentra le attenzioni.
  4. Pianificare la campagna elettorale basata su un macro tema nel quale inserire i punti del programma in coerenza con il candidato ed il partito.
  5. Stabilire strumenti, timing, budget.  Tenere a mente che gli strumenti di comunicazione, anche grazie al web, sono molteplici;  attenzione agli obbiettivi, alle risorse ed al target che ci si propone di raggiungere. Il timing adatto per una campagna elettorale è di 12 mesi (per il partito) di cui gli ultimi 6 sono fondamentali (per il candidato-lista).

Vincere le amministrative 2016 è la speranza delle principali fazioni politiche in Italia: Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Lega Nord rappresentano a livello nazionale l’80% dell’elettorato, ma cosa accade sui territori?

Spesso la nascita di liste civiche e vari accorpamenti a sostengo del partito di riferimento spostano l’ago della bilancia. Grazie ai nomi più conosciuti e ai singoli elettorati che gli stessi riescono a portare al voto, le liste civiche rappresentano un elemento strategico a livello locale. Come si stanno muovendo i principali partiti?

Partito Democratico : la configurazione a “Partito Unico” o “Partito della Nazione” tacitamente intrapresavincere la campagna per le amministrative 2016 dal partito del segretario-premier continua a palesarsi, nonostante le smentite dem. La strategia adottata sembra essere mirata a convergere al riferimento Nazionale, coalizioni con uomini e liste tendenti al mondo centrista (a volte centrodestra), scelta di candidati che invadano il target su cui sono posizionati i maggiori competitor, vedi Roberto Giachetti il più “grillino” dei democratici, oppure Sala il più centrista in una Città che eccezion fatta per la parentesi Pisapia ha una tradizione di centrodestra. Il peso del PD è esercitato dal premier e dal suo staff di comunicazione che proprio in questi giorni esaltano il lavoro svolto in due anni di governo. Le parole chiave per vincere la campagna per le amministrative 2016 saranno: “cambiamento”, “il meglio deve ancora venire”, e tutto ciò che riporterà all’emozione di aver intrapreso un cambiamento che richiede forza e volontà di continuare sulla strada giusta.

Forza Italia (Centrodestra) : qui occorre parlare di centrodestra e non del singolo partito. L’era del PDL è finito, il tentativo di tornare all’alba di FI si è rivelato errore strategico di posizionamento, più che di alba si può parlare di tramonto. Lega Nord su questo errore è riuscita a posizionarsi presso l’elettorato dell’area, promuovendo valori un tempo espressi da FI. Lavoro, immigrazione e riforma delle pensioni sono i temi cult di Salvini che, non riuscendo ad ereditare vincere le amministrative 2016in maniera concorde la premiership, ha necessità con il suo 16% di creare alleanze con Forza Italia, Fratelli d’Italia e liste civiche. Che Salvini possa fare la differenza, e che sia il suo intento farla, è evidente ed evidenziabile dal graduale cambiamento di immagine: camicia bianca o azzurra senza cravatta, maniche risvoltate, sorriso, e trasversalità nell’utilizzo dei canali di comunicazione, al posto di felpe, volto serio e televisione per 20 ore a settimana. Il carattere fortemente territoriale potrebbe consentire vincere le amministrative 2016alla Lega di acquisire nuovo consenso. L’errore di quest’area politico-elettorale potrebbe essere quella di rimarcare gli errori del governo Renzi, andando all’attacco delle congetture nazionali e sovranazionali piuttosto che aderire alle richieste dei singoli territori. Programmi snelli e fattibili, candidati nuovi, volti rassicuranti e curriculum forti possono rappresentare la scelta migliore da fare, ma pare che ci siano troppi attriti all’interno della possibile coalizione (guardare il caso Dalla Chiesa). L’errore in cui probabilmente incapperà la coalizione di centro-destra, come tutte le opposizioni, sarà quella di fare il tiro al bersaglio contro la maggioranza, errore che sta compiendo in maniera scellerata Corrado Passera a Milano con un’inspiegabile campagna contro la sinistra.

Movimento 5 Stelle, il partito delle sciagure prima delle elezioni. Che siano i media? Non si può dare sempre la colpa ad altri. Il M5S sembra sempre mancare di una formalizzazione di processi e ruoli, il “direttorio” non è sufficiente, servono competenze specifiche. Tra un’elezione e l’altra i sondaggi danno il Movimento sempre in grande spolvero, poco prima delle elezioni succede di tutto. Il caso Quarto, le dichiarazioni sul blog circa unioni civili-stepchild adoption  (ancora inspiegabile come il blog non sia uno strumento per la comunicazione interna, spostando quella istituzionale sul sito www.movimento5stelle.it ) e la mancata ufficialità di liste e candidati nell’80% dei casi, sono operazioni incredibilmente dannose.  vincere le amministrative 2016Il Movimento per vincere le amministrative 2016 dovrà lavorare in ottica futura, creando procedure e ruoli stabili. Allo stato attuale può e deve contare su nomi spendibili sui territori, affidabili e incensurati (come nel suo stile). Serve inoltre imbastire un messaggio di novità, non di sfida al vecchio sistema ma di rilancio di un nuovo modo di vedere la politica. Messaggi positivi, in contrapposizione con il posizionamento sin qui avuto, ora occupato da più movimenti e partiti. Distaccarsi dall’ottica del populismo in cui i media hanno intrappolato Grillo & Co.  con programmi semplici, messaggi sintetici, lineari e inequivocabili (basta con iperbole e fraintendibile). Al resto il Movimento provvede con una base, quella dell’attivismo, radicale e capillare su tutto il territorio nazionale. Inoltre mi sentirei di dare un consiglio: puntare meno sulle grandi città, Roma rappresenterà il più grande sgambetto della storia politica del Movimento, meglio e più raggiungibile l’obbiettivo di tanti piccoli comuni. L’esposizione mediatica di Roma, Milano, Torino, richiede spalle forti, e per una creatura appena nata non è tempo. Un coordinamento nazionale ed una supervisione locale potrebbero migliorare la comunicazione per adesso totalmente assente.

In linea generale per vincere le amministrative 2016 , utilizzando una metafora tanto condivisa, quella sportiva, la maggioranza sosterrà di aver vinto perchè più forte, le opposizioni, riusciranno a vincere solo se non daranno la colpa all’arbitro, alla sfortuna, o screditando la vittoria degli avversari, ma garantendo di essere più forti, di migliorare, per vincere la sfida che li attende.

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