Tourism Essentials. Ciò che non deve mancare alla vostra attività.

Tourism Essentials: che siate imprenditori turistici di vecchio corso o novelli affittacamere, ci sono cose che è meglio sapere per gestire bene la vostra attività nel settore turistico.

Il tourism essentials rappresenta il kit di attività, servizi, prodotti, che un operatore nel settore turistico deve avere. Partiamo da un  presupposto: nel mercato turistico la leva principale è il luogo, ovvero il prodotto. Avere un ristorante nel centro storico di una cittadina di mare o un b&b nella periferia di una città industriale non è differenza da poco. Così come non è da trascurare il posizionamento che questa destinazione ha. Per intenderci meglio, l’esempio più lampante è quello della riviera romagnola, passata da meta del divertimento estivo a destinazione business, congressual, incentive e leisure. Tenendo a mente questi primi concetti possiamo entrare nello specifico.

Ecco la valigetta Tourism Essentials, ciò che un buon imprenditore nel turismo non deve mai ignorare.

  1. Analizzare la tipologia di turismo che interessa la propria località. Partendo da questo sarà più facile attuare una strategia di differenziazione, o di specializzazione dei prodotti e servizi offerti, o addirittura praticare, indipendentemente dalle infrastrutture pubbliche, una campagna di destagionalizzazione con offerte mirate.
  2. Essere presenti online. E’ indubbio che il turismo sia uno dei settori maggiormente stravolti dall’ultimo decennio di novità tecnologie. Online si consultano mappe, recensioni, consigli. Si prenota e si paga. Insomma un buon sito internet, con area booking ed e-commerce e una buona gestione dei social media, non sono più un plus ma un obbligo.
  3. Servizi. E’ il vero punto di svolta. Il turismo si basa sull’esperienza e su una galassia di elementi intangibili. Ricordatevi che non state affittando una camera ma offrendo uno spazio dedicato alla persona. Non state servendo un piatto, ma un ricordo fatto di sapori, odori, colori e profumi. Insomma, dietro ad ogni prodotto ricordatevi di dare il servizio, è ciò che rimarrà impresso nella mente del turista perché ne arricchirà l’esperienza.
  4. Accessibilità. Intesa come disponibilità ad accedere a spazi, luoghi, servizi, accessori. L’accessibilità conferisce l’abbattimento fisico e mentale delle barriere, ed è ciò che un turista si augura sempre. Fate in modo che l’accesso a ciò che il turista cerca sia sempre agevolato. Reperire la password del wifi, ad esempio, deve essere un processo immediato, come immediato deve essere l’accesso alla struttura e ai suoi ambienti.
  5. Disponibilità. Vale sempre la regola, “non fare agli altri ciò che non vuoi venga fatto a te”. Ma nel turismo bisogna lanciarsi oltre: sii disponibile a fare ciò che vorresti gli altri facessero per te. Se hai a che fare con una lingua differente e non sei poliglotta (ci si augura che almeno l’inglese tu lo sappia) sii pronto ad ascoltare, provare a tradurre, cercare delle soluzioni. Allo stesso modo con chi ha dubbi, curiosità, necessità, in questo caso non vige “domandare è lecito, rispondere è cortesia” ma ” domandare è giusto, rispondere è necessario”.
  6. Tipicità. Musica di sottofondo gradevole, magari tipica del luogo, oppure coerente con l’ambiente. Elementi d’arredo che richiamino la manifattura locale, l’artigianato del posto. Sono tutti elementi che contraddistinguono un globale e poco incisivo stile Ikea da un ben più marcato ed identificativo stile local.
  7. Fedeltà. Ricordati che il momento migliore per avere un cliente è quello in cui lo puoi fare tornare. Si chiama fedeltà ed è preziosa. Nel momento in cui ci sta per lasciare puoi rilasciare un coupon, un bigliettino da visita, un codice, con il quale il ritorno è gradito (magari in bassa stagione) con uno sconto dedicato.
  8. Occhio di riguardo. Se un ospite permane più di 1 notte, o cena più di una volta, ricorda nome, ordinazioni e gusti, in modo tale da sorprenderlo al suo ritorno. Sarà entusiasta del sapere che lui e i suoi gusti non sono anonimi.
  9. Passaparola. Promuovi iniziative che possano veicolare un passa parola social. Un contest fotografico su Instagram, piuttosto che offerte attivabili dalla pagina Facebook.
  10. Ascolta, osserva, impara. Il web è il miglior strumento per ascoltare ancor prima che per comunicare. Sfrutta questa opportunità per leggere recensioni, dettagli, informazioni che circolano sulla tua attività. Potrai trovare spunti interessanti, riempire lacune, e rafforzare i punti di forza.

Infine ma non ultimo, ricordati nel tuo Tourism Essentials di metterci sempre del buon senso: rapporta il prezzo alla qualità del prodotto, alzalo solo nella misura in cui offri un servizio o un elemento di unicità. Attua politiche di promozione ma attento a non cannibalizzare il prodotto, l’eccesso di promozioni indurrà ad una domanda che attende il prezzo più basso e ne sarai vittima. Tieni a mente una cosa, nel turismo non esiste un cliente ma un ospite, e se non hai ben chiara la differenza forse quanto detto fino ad ora non ti servirà a nulla.

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