Campagna elettorale per le amministrative 2016. Ecco cosa non fare.

La campagna elettorale per le amministrative 2016, la sfida entra nel vivo.

Campagna elettorale per le amministrative 2016, vediamo insieme 3 cose da evitare assolutamente per provare a vincere la sfida elettorale.

Come premessa bisogna dire che nella campagna elettorale per le amministrative 2016, ma in generale per tutte le campagne elettorali, va analizzato il contesto, le peculiarità dell’elettorato e l’intero scenario di riferimento. Le amministrative sono elezioni molto delicate. Si tratta di eleggere le amministrazioni locali, ed in alcuni casi, in Comuni al di sotto dei ventimila abitanti, si tratta di eleggere un amico, un vicino di casa, un parente. Un Sindaco e la sua giunta sono figure che avvertono il diretto rapporto con la cittadinanza, a differenza di assessori Regionali, Parlamentari ed Europarlamentari, il livello di intermediazione è scarso, a volte assente. Allora, più piccola sarà la realtà locale, minore sarà il grado di intermediazione richiesto. Tra gli strumenti consolidati, e che vedremo anche nella campagna elettorale per le amministrative 2016, ci sono (da scarsa ad alta intermediazione):

  • santini
  • cartelloni
  • pubblicità esterna (vela, rollup)
  • pagina facebook
  • giornale locale
  • blog-sito
  • twitter e instagram
  • radio (locale)
  • tv (locale)
  • radio (nazionale)
  • tv (nazionale)
  • giornale (nazionale)

Quindi alla base di qualsiasi campagna elettorale per le amministrative ci sono gli strumenti più tradizionali, tra questi sta rientrando la pagina facebook, prima forma di presenza on line di sicuro impatto e di ridotto impatto economico.

Ma quando si organizza una campagna, prima degli stessi strumenti, bisogna procedere come riporto in questo articolo “Come costruire una campagna elettorale“. Vediamo insieme 3 errori da non commettere mai nella comunicazione politico-elettorale, al di la di quale sia lo strumento che andremo ad utilizzare.

  1. Evitare luoghi comuni. Scontato e pressapochista, Campagna elettorale per le amministrative 2016la strategia del luogo comune ormai appare controcorrente rispetto alle dinamiche sociali. Spesso il rischio e di far parte di quel luogo comune. “Liberi dai partiti” è l’epic fail di Alfio Marchini nella campagna elettorale per le amministrative 2016 di Roma. Cavalcando il luogo comune de “i partiti tradizionali hanno distrutto Roma”, vantava un messaggio di rottura con il sistema partitico. Allo stato attuale la lista per Marchini sindaco è sorretta da Forza Italia e dalla destra di Storace.
  2. Familiarità forzata. Il sindaco è un cittadino chiamato ad amministrare la propria città, quindi è richiesta una dimensione di familiarità, di quotidiana partecipazione e di radicalità sul territorio. Giocare la carta del “sono come te” è un controsenso pericolosissimo. Il rischio è quello di apparire falsi, forzatamente vicini al modo di fare dei propri concittadini. Rimanendo a Roma, Roberto Giachetti, ha giocato la carta di un video in diretta su Facebook. 30 minuti di suicidio elettorale in diretta dal proprio tinello via smartphone.Roberto Giachetti Epic Fail
  3. Campagna elettorale per le amministrative 2016Essere fotogenici non è un imperativo, e non è da tutti, ma provare ad evitare il cattivo gusto si. Foto, testo, sfondo, logo; rivolgetevi a professionisti, evitate brutte figure e soprattutto eviterete sabotaggi scontati e (a volte) simpatici. Guarda qui la simpatica (drammatica) gallery de “il fatto quotidiano”.
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Un commento

  1. Pingback:Risultati e analisi amministrative 2016

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