Pubblicità

Pubblicità tradizionale, ecco come si struttura una campagna pubblicitaria tradizionale.

La pubblicità è l’anima del commercio, si diceva, effettivamente l’attività pubblicitaria svolge una funzione vitale per il commercio dei prodotti e servizi che si ha intenzione di far conoscere al mercato, ma non solo.pubblicità

Fior fior di pubblicitari nel tempo hanno provato a definire il concetto di pubblicità. Alcuni hanno arricchito, altri modificato, e c’è ancora chi ha innovato, ripreso e migliorato il concetto stesso. Di fatto la pubblicità resta un’attività fondamentale per chiunque sia sul mercato e su qualunque tipo di mercato. Erroneamente viene considerata pubblicità qualcosa che promuove la vendita di un prodotto/servizio. Non è così, e adesso vediamo il perché, facendo ordine.

Per allestire una campagna pubblicitaria bisogna prendere in considerazione i seguenti passaggi fondamentali:

  1. Conoscere l’impresa. Conoscerla significa carpirne vision, mission, obbiettivi, conoscere i prodotti venduti, i servizi erogati, la struttura, la storia e tutto quello che compone l’orbita dell’impresa.
  2. Obiettivi. Come in premessa anticipavo, gli obiettivi di una pubblicità non è il semplice “stimolare le vendite”. Spesso le pubblicità sono studiate per mantenere un livello ottimale di conoscenza dei prodotti, dei servizi, o dell’impresa più in generale, dei suoi valori, del suo lavoro e del suo impegno nel sociale. Capire perchè e cosa comunicare è la base del tutto.
  3. Studiare il mercato di riferimento. Individuare quindi l’area interessata, il target, la concorrenza e via dicendo.
  4. Comprendere o creare uno stile per l’impresa. Significa posizionare il messaggio in visione di ciò che si vuole comunicare nel medio lungo termine. Creare uno stile può essere il vantaggio comunicativo di una campagna. Una pubblicità può essere estemporanea (quasi tutte al fine di promuovere una vendita) oppure strutturata (obiettivi molto più sofisticati). Lo stile, la creatività, il messaggio chiaro ed inequivocabile è il plus valore che una pubblicità può apportare.
  5. Creare/implementare una brand identity. Tramite la struttura visual ed il naming.
  6. Costruire un messaggio unico. E’ fondamentale creare coerenza tra l’impresa e il proprio target, proponendo un messaggio chiaro e coordinato sugli obiettivi che la prima sta perseguendo. In gergo tecnico il consumer insight rappresenta l’anima dello studio del messaggio.
  7. Strumenti, timing e risorse. Scegliere gli strumenti più adatti, il periodo di uscita e il numero di uscite, e le risorse disponibili, fa parte del momento di programmazione più importante.
  8. Estetica e funzionalità. Una buona pubblicità deve basarsi su alcune caratteristiche che affascinino tanto quanto interessino. La bellezza di una grafica, l’impatto visivo del prodotto, la scelta del testimonial, devono rispondere ad un sistema complesso di equilibri che devono rendere il messaggio armonico ed accettabile.

Gli strumenti di una campagna di pubblicità tradizionale sono molteplici. Lo spot audio in radio, i fatidici 30″ in tv (guarda qui uno degli spot tv più belli degli ultimi 10 anni) la reclame sulla carta stampata, i volantini e le locandine e tanto altro ancora. La cura di tutti i dettagli, la sintesi efficace delle informazioni, l’accuratezza grafica e testuale, sono elementi sempre, su tutti gli strumenti, fondamentali.

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